lunedì 31 gennaio 2011

Come ci fregano

Sei alle prime armi. Hai già spedito diversi lavori, sei in attesa delle fatidiche risposte. Oppure hai già venduto qualcosina, ma troppo poco per dire che stai effettivamente lavorando.
E, un bel giorno, arriva la telefonata.
"Senti, ho qui un progetto fighissimo e mi sembri proprio la persona adatta per portarlo avanti."
La cosa ti inorgoglisce, ti esalta (cazzo, stanno cercando proprio me!) e ti rende automaticamente ansioso di compiacere questo benefattore sceso dall'Olimpo per farti suo Eletto.
Ti chiede quanto vorresti e tu sei preso in contropiede: non hai ancora abbastanza esperienza da sapere con esattezza che cifra chiedere. Oppure lo sai, ma a questo punto ti prende il timore di ricevere un netto rifiuto, in caso di richieste troppo esose.
La cifra che spari è la metà di quello che chiederesti normalmente e probabilmente molto meno di quanto l'altro sarebbe stato capace di esborsare. E ancora il prezzo ti viene fatto pesare, quindi tu abbassi ulteriormente.
Alla fine hai una scadenza, stretta, strettissima, un lavoro enorme (ed enormemente sottopagato) e una penale in caso di mancato rispetto dei tempi.

Se a questo punto non ti sorge la domanda, te la faccio io: che sei, una società di carità ai poveri? Coop Schiavi Volontari? O la Masochisti S.p.A?
Questo è un documento molto interessante, per tutti i giovani artisti (disegnatori e non) alle prime armi, quelli dotati di un certo talento che cominciano a vedere le primissime commissioni.
Leggetelo con attenzione e, se l'inglese non vi garba, schisciate qui, dove potete trovarne una buona traduzione in italiano (posto che consiglio una visita per il blog, Roba da Disegnatori, che è molto interessante).
Le linee guida per ingaggiare un artista presentate nell'articolo originale sono da tenere ben presenti quando si ricevono offerte d'ingaggio: è possibile che chi sta dall'altro capo del telefono pensi secondo questi stessi principi. Anzi, direi probabile, soprattutto nei casi di piccoli editori o imprenditori autonomi, ma è bene tenerlo presente sempre.
Stiamo lavorando, si tratta di affari, non favori. La retribuzione che dobbiamo chiedere, se lavoriamo da professionisti, è quella appropriata al tempo che spenderemo sul lavoro.
Io l'ho trovata una lettura assai interessante.

venerdì 21 gennaio 2011

Dark Knight Rises: i Cattivoni

Ben trovati nel primo post dell'anno nuovo, che è anche il primo dopo una lunga pausa.
Ok, convenevoli esauriti, veniamo al dunque.

Si dice che non ci sia due senza tre e, di sicuro, a Hollywood questa regola vale più che da altre parti, soprattutto se Uno e Due hanno fatto cassa.
Di sicuro, il pur non brillante Batman Begins ha avuto successo, nonostante una trama certo non priva di meriti, ma generalmente fiacca.

I'm Batman!

Batman - The Dark Knight, invece, è stato un successo già più meritato: sebbene forse eccessivamente dispersivo e con due o tre sbavature minori, ci ha dato una storia avvincente e profonda sull'equilibrio tra luce e ombra, che è una delle tematiche fondamentali del mito del Pipistrello. Ha aiutato non poco, purtroppo, la tragica fine di Heath Ledger, che nel film interpretava, con una notevole bravura, l'anima oscura di Bats: il Joker. Comunque, tra quello che viene tecnicamente, e tristemente, definito boost mediatico e meriti effettivi del film, il secondo appuntamento con il Cavaliere Oscuro ha attirato davvero tanta gente nelle sale.

Il Joker di Ledger, tenebroso e inquietante.

Il terzo episodio, le cui riprese dovrebbero iniziare a Marzo 2011 (uscita nelle sale prevista per il 2012), conferma Christian Bale nel ruolo di Bats, Gary Oldman in quello di Jim Gordon, Morgan Freeman nei panni di Lucius Fox e, infine, il sempre impeccabile Michael Caine nelle azzimate vesti di Alfred.

Per quanto riguarda i villain del film, abbiamo due scelte interessanti: le aspettative degli elucubratori che davano come probabile l'entrata in scena di Catwoman non rimarranno deluse. Il ruolo è ufficialmente affidato alle grazie di Anne Hataway, che dovrà confrontarsi, compito non facile, con la donna gatto del Burtoniano Batman - Il Ritorno, interpretata dalla sempre stupenda Michelle Pfeiffer. Possiamo pur sempre sperare, però, in una resa migliore che non la Catwoman di Halle Berry.

Puuurrrrr.
Altro che gatta! Michelle è proprio una topolona!

E, dato che a Gotham City, i cattivi non vengono mai soli (unica eccezione, finora, il primo Batman di Tim Burton con il suo straripante Jack "Joker" Nicholson), entrerà in scena, per questo terzo capitolo, un cattivo d'eccezione: Bane, unico uomo ad aver spezzato il Bats (Knightfall).
In passato, questo Villain apparve nel non certo brillante Batman & Robin di Joel Schumacher, ma fu rappresentato come poco più di un picchiatore senza cervello, una versione stupida di "Hulk Spacca!". Al contrario, oltre a essere un figlio di puttana esageratamente cazzuto e dopato, Bane è anche un genio tattico.
Ci aspettiamo quindi, dal buon vecchio Nolan, un cattivo in grado di reggere questa fama. I panni di questo non facile personaggio sono stati affidati all'interpretazione di Tom Hardy, che abbiamo apprezzato nella pellicola Inception, non a caso anche questa firmata Nolan, e nel forse meno noto Bronson, biografia di un violento detenuto britannico la cui già violenta personalità, durante trent'anni di isolamento, viene sostituita dall'alter ego immaginario Charles Bronson.

Una sedia a rotelle al tavolo due.

Che dire, di certo possiamo aspettarci buone cose da Nolan e la sua collaudata squadra, che ci attendono nelle strade di una Gotham annebbiata dallo smog e realistica, ma non per questo meno inquietante della versione dark e gotica immaginata da Burton.
Alla prossima!
free counters