martedì 20 marzo 2012

Editoria facile - Take 2: editor o non editor?

Prendendo spunto dal mio ultimo post, vorrei elencare alcune motivazioni per cui un autore potrebbe voler ricorrere a un editor, prima di proporre i suoi lavori, così come vorrei alcuni motivi per cui potrebbe non voler usufruire di tale servigio.
Cercherò di essere breve, ma voglio prima fare una precisazione: in nessun modo desidero proporvi il mio pensiero come una Verità calata dall'alto dei cieli. Quanto vi dico è un'opinione mia persone e probabilmente professionisti più esperti di me avrebbero tonnellate di cose da correggere o aggiungere.

  • Editor sì: sono inesperto, conosco la teoria, ma mi serve l'opinione di un professionista per correggermi e migliorarmi. Si può fare. Spesso i corsi di scrittura creativa sono difficili da reperire e le dritte di un professionista sono inestimabili. Postilla: è una soluzione di riserva, se conoscete qualche autore esperto, in questa fase è anche meglio.
  • Editor sì: ho terminato di scrivere la mia opera, sono ricco sfondato e decido di autopubblicarla, ma ho bisogno della supervisione di un esperto. Sì. I soldi son tuoi, li puoi buttare come ti pare.
  • Editor sì: la mia opera è completa, è stata approvata da un editore ed è diretta verso la pubblicazione. Sì. In questo caso il ricorso all'editor professionista non solo è giustificato, ma è anche normale prassi, nonché un aiuto inestimabile. In questo caso, però, non sarete voi a doverlo assoldare, ma l'editore.
  • Editor no: non sono sicuro del mio lavoro, per cui voglio farlo rivedere da un esperto prima di proporlo all'editore. No. L'editor non serve a sopperire alle vostre mancanze. Se fate questo ragionamento, allora già avete svolto il lavoro dell'editor: avete esaminato la vostra opera e l'avete giudicata manchevole. Mettetevi sotto a correggere.
  • Editor no: voglio essere sicuro che la mia opera verrà pubblicata, quindi la farò correggere da un professionista. No. Sottoporre il proprio lavoro a un editor non garantisce la pubblicazione: l'editore potrà sempre rifiutare, semplicemente perché non crede nella bontà dell'opera in sé e nella sua commerciabilità.
  • Editor no: voglio che qualcuno corregga la mia opera al posto mio. Assolutamente no. Non è questo il ruolo dell'editor e non è un editor serio quello che agisce così. L'opera è vostra. Nel momento stesso in cui la fate correggere da qualcun altro, cessa di essere tale.
Questi sono i casi in cui ricorrerei all'editor (o no) prima della sottomissione allo scrutinio di un editore che possa pubblicarla. In ogni altro caso, il ricorso all'editor si fa dopo l'approvazione dell'editore, per un semplice motivo: in tal modo si è sicuri di star pagando un professionista in vista di un traguardo ben preciso.

Per intenderci, il sito di un editor professionista dovrebbe essere così. Non conosco la tipa, non ho letto i lavori che ha editato e magari è una caprona, magari la più brillante editor dell'orbeterraque. Non lo so. Ma, con un sito del genere ho le basi per ricavare le informazioni che mi servono e verificare se il tipo di competenza da lei offerto sia quello che cerco. Soprattutto, spiega perfettamente che servizi offra, senza andare a parlare di cose che non c'entrano nulla.

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