mercoledì 6 giugno 2012

Muore Ray Bradbury

Ieri, all'età di 91 anni, moriva Ray Bradbury.

"First of all, I don't write science fiction. I've only done one science fiction book and that's Fahrenheit 451, based on reality. It was named so to represent the temperature at which paper ignites. Science fiction is a depiction of the real. Fantasy is a depiction of the unreal. So Martian Chronicles is not science fiction, it's fantasy. It couldn't happen, you see? That's the reason it's going to be around a long time—because it's a Greek myth, and myths have staying power."

"Prima di tutto, non scrivo fantascienza. Ho scritto un solo libro di fantascienza, che è Farenheit 451, basato sulla realtà. Lo intitolai così per rappresentare la temperatura a cui la carta prende fuoco. La fantascienza è una rappresentazione del reale. Il fantasy è una rappresentazione dell'irreale. Pertanto, Cronache Marziane non è fantascienza: è fantasy. Non può accadere, vedete? E questa è la ragione per cui rimarrà a lungo in circolazione: perché è un mito greco e i miti hanno il potere di rimanere."



Un Punto Nero sul Sole

Ieri Venere passava davanti al sole, regalandoci un momento che non si ripeterà fino al 2117.
Io sono, fanciullescamente, ancora affascinato dallo "spazio", esattamente come lo ero da bambino quando, in prima elementare, tanto feci, da convincere la maestra a spiegarci che cosa fosse il sistema solare.
Comunque, eccolo qui:


Sono immagini uniche, di un evento unico.

Ecco come l'evento è stato osservato nei cieli di Hong Kong.

martedì 5 giugno 2012

23 Years Ago, Tien An Men Square

Non si può sempre parlare di cazzate. Ogni tanto, è bene soffermarci su cose serie, anche se esulano dal contesto di un blog altrimenti dedicato a cose di diverso genere.
Ogni tanto, dobbiamo fermarci a osservare la Storia.
23 anni fa, un uomo fermava i carri armati di piazza Tien An Men. Riguardando il video, mi sono stupito di quanto lucidamente, a distanza di tutto questo tempo, io ricordassi ancora il momento in cui il carro armato tenta di aggirarlo e lui continua a stargli davanti. Un'immagine così potente da colpire un bambino di 8 anni davanti alla televisione. Oggi, riguardandolo, mi viene da fare una riflessione: alla guida del carro armato, c'era un uomo, un uomo che nessuno ricorda, ma è stato un uomo che ha deciso di fermarsi piuttosto che uccidere quel giovane coraggioso. Ne aveva i mezzi, ne aveva l'autorizzazione da parte di un regime totalitario che non riconosce i diritti umani. Avrebbe potuto farlo, tramutando facilmente quel gesto di enorme coraggio in tragedia. E questo atto di umanità, dall'altra parte della barricata, è un segnale di speranza enorme.
 

lunedì 4 giugno 2012

Shane Black e la Golden Age dell'Action

Shane Black è uno dei miei autori preferiti, quando si tratta di genere Action.
Ne ha scritti di belli.
Alcuni esempi? Lethal Weapon, Lethal Weapon 2, The Last Boy Scout e Last Action Hero.
Ma chi è Shane Black? Beh, lui è il tipo sfigato con gli occhiali che in Predator racconta le barzellette laide che non fanno ridere e che il Predator fa secco per primo.

"Sei uno psicopatico figlio di puttana! Però sei bravo!"
Da una scena tagliata all'inizio di Lethal Weapon.

I titoli che vi ho elencato sono quelli che, più di altri, hanno fatto scuola nel genere: i primi due film della serie di Arma Letale sono un manuale dell'eroe d'azione ancora tragico, quello degli albori degli anni '80. Era un tipo di eroe ormai caduto in disuso: ormai andava più in voga il genere Action più "leggero", quello con le battute che fanno ridere tra una truculenza e l'altra. E, infatti, questa differenza si nota tantissimo, nei due film: Arma Letale e Arma Letale 2. Il primo è cupo, a tratti anche forte, di fronte al secondo, molto più leggero, con battute più frizzanti e ritmate (e con l'aggiunta di Joe Pesci, ottimo comic relief): è quasi un monumento al passaggio di stile. Non a caso, Shane Black voleva far morire Riggs alla fine del secondo film, una volta compiuta la sua vendetta. Ucciso l'assassino della moglie, Riggs completa il suo arco narrativo: è un eroe del vecchio stampo, non c'è più posto per lui. Viene assassinato a tradimento e se ne va, sulle note di "Knocking on Heaven's Door", performed by Eric Clapton.
Sarebbe stata una scelta fenomenale, di quelle coraggiose, se non ci avesse messo becco la produzione, in post-lavorazione, facendo recitare ai due attori un ultimo scambio di battute che ci rivela che, no: Riggs non morirà, ma lo vedremo ancora.
E infatti ci furono ancora Arma Letale 3 (sempre di Black), Arma Letale 4 e pare che sia annunciato anche il quinto titolo della serie (anche se non so come potranno cavarsela con il fatto che Roger Murtagh già aveva fatto il prolungamento di servizio nel 1992, esattamente 20 anni fa). Arma Letale 5 - Opspizio Finale. Tanto, ormai, i vecchietti che tornano vanno di moda.

L'Ultimo Boy Scout, poi, è un vero decalogo di stile per qualunque autore miri a scrivere dialoghi brillanti e ritmati, sul genere "mille modi buffi per dire ti spacco la faccia".

 - Tu hai mai giocato a football? Hai un bel fisico.
- Che sei, frocio?
- No, sto cercando di rompere il ghiaccio.
- Mi piace il ghiaccio. Tu non me lo rompere.

Per ultimo viene Last Action Hero, sottovalutato e incompreso.
Questo film, classe 1993, fu scritto quando il genere Action si avviava sul viale del tramonto e ne prende gli elementi classici, fondamentali, decostruendoli in una divertente commedia d'azione, con un umorismo spesso macabro o grottesco, che è anche un manuale, quasi tecnico, su come si scrive e si gira un film d'azione. E poi Charles Dance è un cattivo fenomenale.

 A scuola proiettano Amleto. Il protagonista rielabora, facendolo diventare un film d'azione.

E va bene, ancora una volta ho blaterato sul nulla, mi avete beccato.
Alla prossima!
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