Non si può sempre parlare di cazzate. Ogni tanto, è bene soffermarci su cose serie, anche se esulano dal contesto di un blog altrimenti dedicato a cose di diverso genere.
Ogni tanto, dobbiamo fermarci a osservare la Storia.
23 anni fa, un uomo fermava i carri armati di piazza Tien An Men.
Riguardando il video, mi sono stupito di quanto lucidamente, a distanza
di tutto questo tempo, io ricordassi ancora il momento in cui il carro
armato tenta di aggirarlo e lui continua a stargli davanti. Un'immagine
così potente da colpire un bambino di 8 anni davanti alla televisione.
Oggi, riguardandolo, mi viene da fare
una riflessione: alla guida del carro armato, c'era un uomo, un uomo che
nessuno ricorda, ma è stato un uomo che ha deciso di fermarsi piuttosto
che uccidere quel giovane coraggioso. Ne aveva i mezzi, ne aveva
l'autorizzazione da parte di un regime totalitario che non riconosce i
diritti umani. Avrebbe potuto farlo, tramutando facilmente quel gesto di
enorme coraggio in tragedia. E questo atto di umanità, dall'altra parte
della barricata, è un segnale di speranza enorme.
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