lunedì 11 febbraio 2013

Bad Boys 2

Mi è capitato recentemente di vedere questo film.
Nonostante il mio personale disprezzo per Michael Bay, devo dire che questo è tra i suoi film migliori. Perché, nonostante sia troppo lungo, abbia troppi momenti stop-motion, bullet-time e cazzi vari, nonostante abbia una enorme sequenza finale orrenda e orrendamente noiosa, nonostante ci siano ventimila delle solite inquadrature di militari in silhouette contro il tramonto che non servono a un bel nulla, questo film ha dei meriti.
Abbiamo un paio di scene d'azione veramente ben curate, di cui quella dell'inseguimento in autostrada con i cattivi che lanciano le macchine contro gli inseguitori è davvero illuminata.
C'è una stupenda alchimia comica tra i due protagonisti, che duettano molto bene, pur rimanendo nel classico schema "io non piaccio a te, tu non piaci a me" dei buddy movies da quarant'anni a questa parte.

Flying cars and shit.

Insomma, nonostante la lunghezza, si fa ben godere.

Ma c'è una cosa che mi ha colpito. Una frase che io giudico essere stata concepita direttamente durante una visione mistica del Paradiso delle frasi dei film action. Da sola, fa capire che, nel bene e nel male, chi ha scritto questo film sa il fatto suo.

Siamo a tre quarti di film, abbiamo già visto ogni genere di esplosioni, sparatorie, morti ammazzati e, come abbiamo detto, macchine lanciate da un tir lanciato a folle velocità in autostrada. I cattivi, messi alle strette, fuggono, non senza prima aver rapito la sorella di uno dei protagonisti, nonché tipa dell'altro.
Apprendiamo la notizia.
Martin Lawrence (il fratello) mette giù il telefono, sconvolto, e dice: "Shit just got real." (più o meno: "Ora si fa sul serio.").
Brillante.
La promessa fattaci da queste quattro parole del cazzo è allucinante: hai già visto dozzine di sparatorie, sei sazio di azione fino a scoppiare, ma quello che hai visto finora non è nulla a confronto di quello che sto per farti vedere. Shit just got real. Significa che finora, tu hai visto solo la shit finta, quella per scherzo, i giochi da ragazzi.


L'appassionato di film d'azione, a questo punto, entra in fibrillazione e non può essere altrimenti.
La parte finale, poi, non mantiene la promessa: è, grazie all'inispienza registica di Michael Bay, una brutta copia delle migliaia di scene di assalto alla villa del cattivo, imbottita di militari cubani.
Però, bene o male, se la reggi, è anche perché c'è stata quella promessa: è lei a portarti avanti, facendoti chiedere "Quand'è che 'sta shit diventa real? eh? Ora? No. Ora? Nemmeno. Ma prima o poi..."
Morale della favola: se sei un regista di merda, prega che almeno i tuoi screenwriter abbiano i controcoglioni.

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