martedì 17 dicembre 2013

Si Sta Come gli Studenti Fra i Banchi di Liceo

Ho sempre odiato, quando andavo a scuola, quei compagni che copiavano i compiti. Preferisco la mia tonnellata e mezzo di pessimi voti ottenuti con la mia svogliatezza nei confronti dello studio, piuttosto che l'idea di ricevere una valutazione positiva con l'imbroglio.

Nel lavoro, è lo stesso: preferisco far schifo con le mie forze, piuttosto che farmi bello con qualche scorciatoia.

Naturalmente, questo mio pensiero non è condiviso da tutti.
Prendiamo, per esempio, quello che sta capitando in questi giorni a Shia LaBoeuf, accusato di aver plagiato un fumetto indipendente nel suo ultimo cortometraggio.
Accuse peraltro ben difficili da respingere, dato che i dialoghi, per esempio, sono presi parola per parola. Le situazioni sono le stesse. I nomi no, quelli li ha cambiati.

Del resto, questo è il picco della carriera di LaBoeuf.
O lo sarebbe stato, se avessero fatto un film di Indiana Jones in cui Shia LaBoeuf fosse il figlio di Indy.


Su Twitter, la baby-star si giustifica (copincollo):
"Copying isn't particularly creative work. Being inspired by someone else's idea to produce something new and different IS creative work."
Traduco: "Copiare non è un lavoro particolarmente creativo. Essere ispirati dall'idea di qualcun altro per produrre qualcosa di nuovo e differente E' un lavoro creativo."

Frase che è peraltro un insulto bello e buono nei confronti di chi, tutti i giorni, si impegna per vivere del proprio lavoro creativo.
Niente da fare, si sta ancora come fra i banchi di liceo. Finché la prof non ti becca, vivi di rendita anche se sei privo di qualsivoglia talento. Quando ti becca, inventi una scusa fuori dal mondo, fai finta che ti dispiaccia (o no, a seconda) e ricominci. La prossima volta, li nasconderai meglio, tipo come faceva Clint Eastwood in Fuga da Alcatraz.

Tutti pensavamo che Indy stesse minacciando di suicidarsi per impedire a Mola Ram di realizzare i suoi folli piani.
Invece, gli avevano appena detto che Lucas e Spielberg avevano intenzione di fare il quarto Indiana Jones con le marmotte, gli alieni e Shia LaBoeuf.

lunedì 16 dicembre 2013

Food for Thought

Che cosa hanno in comune il meteorologo, il politico e lo scrittore?
Da tutti e tre ci si aspetta qualche cazzata, ma se ne dici troppe, non ti crede più nessuno.

 Dal 2008 promette la fine della crisi.
Ancora nulla.

   Da diciassette anni promette l'inizio dell'inverno.
Ancora nulla.

Anche lei diceva che sarebbe iniziato l'inverno.
Ancora nulla (maledetto caldo).
Ma chissene, almeno lei ha un bel paio di...

martedì 10 dicembre 2013

The Art of Social Zen-Fu

Ossia: come fare i fighi saggi zen finti nel mondo dei social media, spiegato in tre semplici mosse.

Ora scriverai diecimila cazzate, finché le dita non ti sanguineranno sulla tastiera.

Step 1) prendere due concetti a caso, per esempio "povero" e "diavolo"

Scrivi cazzata, cancella cazzata, Daniel-San.


Step 2) associarli uno di seguito all'altro e poi invertire l'ordine, per esempio "povero diavolo" e "diavolo povero"

Forte la cazzata scorre in te ed un potente alleato essa è.

Step 3) aggiungere in mezzo "è meglio di"

Non è necessario che il risultato sia di senso compiuto, per esempio "Essere un diavolo povero è meglio che essere un povero diavolo" non è sostanzialmente differente da "Essere un povero diavolo è meglio che essere un diavolo povero" (o, se è per questo, da "Trullalero trullallà"), una frase che alle menti più semplici apparirà come un saggio aforisma zen proferito dal riverito eremita di uno sperduto picco solitario in Cina, erede del sommo sapere di Confucio, Buddha e Goku.
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