domenica 17 aprile 2016

Terminator 2 e Missile Command




Terminator 2 è uno dei miei film preferiti, in assoluto.
Lo considero un capolavoro di epica moderna per i suoi contenuti e per il modo in cui li espone.
La scena con cui ho deciso di aprire questo post la considero la migliore di tutto il film: in questo momento, siamo ancora incerti su chi dei due sia il Terminator assassino (poniamoci nei panni di uno che veda il film per la prima volta, senza essere passato per spoiler o spot pubblicitari). Il destino del mondo è in bilico su quale dei due raggiungerà John Connor per primo, ma noi non sappiamo su chi puntare. In questo, è fondamentale il modo in cui sono costruite le rispettive scene introduttive per i due Terminator: mentre quella di Schwarzenegger, qui buono, ricalca da vicino la situazione iniziale del primo film, in cui lui era il robot assassino, la situazione in cui incontriamo il T-1000 è simile a quella in cui si trova Kyle Reese nel primo film, quando giunge nel presente per salvare Sarah Connor. E con entrambi, c'è spazio per il dubbio, fino al momento decisivo, l'ago della bilancia su cui poggia il destino della razza umana (cosa che anche il primo film faceva molto, molto bene).



Ma non è questo il motivo per cui vi parlo di questa scena.
Avete fatto caso al primo video game con cui John è alle prese? Si chiama Missile Command e ti mette nei panni del comandante di alcune stazioni di contraerea con il compito di salvare sei città da un bombardamento nucleare.
Per chi conosca qualcosa sulla mitologia di Terminator, l'analogia è piuttosto chiara. Per chi fosse digiuno: la storia Terminator ruota attorno a una guerra tra la razza umana e macchine intelligenti, in cui un'intelligenza artificiale ha portato la razza umana sull'orlo dell'estinzione scatenando una guerra nucleare a livello mondiale. John Connor sarà l'uomo destinato a guidare la battaglia contro le macchine, ultima speranza per il genere umano, cosa per cui Skynet (l'intelligenza artificiale responsabile del massacro) cerca di ucciderlo prima che possa assumere il suo ruolo di generale della resistenza.

Come avete visto nella scena, il montaggio ci fa credere che John Connor batta, con una certa facilità, il gioco.
Ma c'è il trucco.
Missile Command non si può battere. E' un gioco infinito, con difficoltà sempre crescente, fino a che non perdi. Non si tratta di riuscire a vincere, ma di quanto a lungo potrai ritardare la tragedia: la schermata con l'esplosione gigante e la scritta "The End" non è la vittoria, ma l'inevitabile sconfitta finale.
Sapendo questo, il film ci dice qualcosa di molto oscuro: per quanto John possa emergere vincitore dall'imminente conflitto con il T-1000, venuto dal futuro per ucciderlo, la sconfitta finale è ineluttabile. Potrà essere evitata, per qualche tempo, ma alla fine, ci sarà quella schermata finale che annuncia la distruzione di tutte e sei le città.


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